venerdì 14 gennaio 2011

Dio esiste? (27)

L: Dunque, credo di aver provato tante volte (e mi capita ancora) un senso di "diretta, profonda e totalizzante comunione con il mondo intorno a me", come dici tu nel post 22. Ma non mi è mai venuto in mente di dare il nome "Dio" a questa esperienza. La considero da sempre un'esperienza non ovvia, e so che non è comune alla nostra quotidianità, e sento che è molto molto bella e motivante, ma non la sento così "straordinaria".
Che il mondo sia meraviglioso, che l'umanità cui appartengo meriti amore e abnegazione e me ne dia in molte occasioni, che il bene sia possibile e che valga la pena di lottare per esso contro il male... non mi sono mai sembrate convinzioni, esperienze, desideri straordinari.

La mia esperienza di Dio non è estranea a questi sentimenti, ma sta da un'altra parte. Se vuoi che te ne parli dovrai avere la stessa pazienza che si richiede a un esploratore occidentale quando vuole scoprire il cuore di una cultura primitiva in mezzo alla foresta. Hai questa pazienza?

Nessun commento:

Posta un commento