sabato 4 settembre 2010

Io ti aspetto

Luca Castellitto, vale a dire io e Luca, approdiamo in libreria con un nuovo libro. Si tratta di Io ti aspetto, storia vera di Natasha e Annalisa. Natasha è una diciannovenne bielorussa giunta in Italia per la prima volta quando aveva sei anni, come orfana e bambina di Chernobyl. Annalisa è una ex single cagliaritana: lei per la prima volta ospitò Natasha quasi quindici anni fa e lei oggi è la sua madre adottiva. Perché sì, le due donne nel corso del tempo, delle visite ripetute estate dopo estate, si sono legate strettamente l'una all'altra, con amore materno e filiale, fin quando hanno deciso che volevano vivere insieme per sempre. Creando una nuova famiglia. Dandosi, Annalisa, la figlia che non aveva mai avuto. E Natasha una nuova mamma, che sostituisse quella naturale, strappatale dalla legge perché violenta. Così è nata la prima adozione internazionale per un single italiano, sancita dalla Corte Costituzionale con una sentenza del 2005. E così oggi Annalisa e Natasha vivono assieme, da madre e figlia, a Cagliari, al termine di una vicenda affettiva e giudiziaria lunga e appassionante. Come solo certe storie vere possono essere.

Il libro è uscito per Piemme ed è in vetrina dallo scorso sabato.
Speriamo che incontri il favore del pubblico, come accadde l'anno scorso per Il sogno del bambino stregone, e che rappresenti per molti un buon ritorno dalle vacanze.
Perché anche questo auguriamo a tutti: che i prossimi mesi passino in pace, in un lavoro proficuo. Per noi sarà così. E anzi, a dire il vero ci siamo già messi all'opera. Il romanzo del 2011 è in cantiere...

Bentornarti in malatidiparola, il blog di Maurizio Onnis e Luca Crippa.

4 commenti:

  1. Anonimo9/29/2010

    Gentili signori,
    voi avete scritto più libri, insieme e autonomamente. Alcuni con uno pseudonimo, altri con altro, alcune volte con il vostro nome reale. Sono sicura che non avente pensato a noi poveri bibliotecari, e a come potremmo rispettare la regola dell'"intestazione uniforme" (REIcat, p. 411 e seg). In altre parole, siate gentili!, suggeriteci se tra i tanti vostri c'è un nome (anche uno pseudonimo) col quale siete (o sarete, se avete intenzione di pubblicare altro) "generalmente identificati". Pensate ci sia un nome col quate siete "prevalentemente presentati" nelle varie edizioni in lingua originale delle vostre opere? Da quello che vedo on-line direi di no...
    Grazie in ogni modo da una bibliotecaria beatacoilibri
    Anna Maria

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  2. ah forse non vogliono essere omologati i fuggitivi

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