giovedì 12 maggio 2011
Un nuovo libro della nostra piccola società di scrittori
giovedì 14 aprile 2011
Ragionando da cristiani
lunedì 14 febbraio 2011
Martin, che conosce almeno quattro lingue
lunedì 31 gennaio 2011
Piccolo decalogo sulla non violenza
Di recente e per svariati motivi mi sono interessato al tema della non violenza. L’occasione mi ha dato lo spunto per chiedermi cosa faccio io per diffondere il metodo non violento nei rapporti sociali, a partire naturalmente dalla mia stessa vita. Ecco dunque nascere questo piccolo decalogo molto personale, fatto di propositi più che di comandamenti e sui quali è quasi superfluo sottolineare un fatto: nonostante la mia buona volontà, è difficile che io riesca a metterli in pratica tutti e integralmente. Al limite, qualcuno e non per sempre. Eppure, tenerli a mente mi aiuta a sperare che sia possibile anche per me, un giorno, accorciare la grande distanza che separa la teoria dalla realtà della vita. Ecco il decalogo.
1. Tengo ben presente che la non violenza è prima di tutto utile: vedo infatti che praticandola ne guadagno in benessere materiale e spirituale.
2. Lascio sempre che l’altro parli per primo e ci penso su due, tre, cento volte prima di rimbeccarlo. Questa, a dire il vero, è buona educazione e precede la non violenza.
3. Non penso e non dico che la mia opinione è la verità. E non lo credo perché ho abbastanza autoironia da sapere che il mondo è andato avanti bene senza di me per millenni ed egualmente potrà fare in futuro.
4. Rispetto sempre ciò che dice la mia gente, anche quando dice cose che a me sembrano vecchie, stupide o inutili. Forse lo sono, forse no. Spesso non lo sono.
5. Credo a quello che mi dicono o mi mostrano solo dopo averlo verificato, per quanto possibile, di persona. Perché la forza suadente delle parole e delle immagini esige da me una critica obiettiva, ferma e puntuale.
6. Dico sempre quello che penso. Non affermo che la sincerità è immune da effetti negativi, ma che essa produce meno danni e meno violenza del silenzio, della reticenza, dell’ipocrisia.
7. Non mi comprometto per guadagnare più di quel che mi serve per vivere. Ho sperimentato che desiderare troppi soldi, potere, visibilità significa imboccare la via più veloce per trasformarsi in individui violenti.
8. Non dimentico i miei errori e cerco di non ripeterli. Spero che chi mi conosce e sa dei miei errori sia disposto a darmi comunque credito, perché se nessuno mi offre una seconda chance e io non la offro agli altri sono finito.
9. Difendo la vita, perché ogni vita è essenziale all’equilibrio del mondo, e non dimentico mai la parte non umana che è in me. Gentilezza e dolcezza sono dovuti a uomini, donne e bambini. Altrettanto meritano piante e animali, la terra e ogni altro elemento della natura.
10. E davanti a un gesto violento? Questa è davvero la cosa più difficile. Io provo a resistere, a non replicare con altrettanta violenza, ad aggirare l’ostacolo. Ma è complicato, quasi impossibile. Tanto da spingermi a sperare che la vita mi riservi queste occasioni il meno frequentemente possibile. Qui confesso che ho solo da imparare.
(postato da maurizio)
venerdì 21 gennaio 2011
Dio esiste? (36)
Dio esiste? (35)
Dio esiste? (34)
giovedì 20 gennaio 2011
Dio esiste? (33)
martedì 18 gennaio 2011
Dio esiste? (32)
Come puoi intuire, la mia stessa esperienza, attuale, diretta, immediata, subito radicatasi nel mio animo, vale per me più della testimonianza passata, indiretta, mediata da cento mani, di qualsiasi altro Zot apparso sulla faccia della Terra.
Su questa pista non credo che, per trovare Dio e parlarci, sia necessario risalire a mitici "incontri originari" (ancora post 29) e tanto meno che questa esperienza sia riservata a "persone straordinarie" (sempre post 29). Utile, semmai, è sgombrare mente e cuore da conoscenze e convinzioni pregresse.
lunedì 17 gennaio 2011
Dio esiste? (31)
domenica 16 gennaio 2011
Dio esiste? (30)
M: Il fiume ha parlato anche a me e mi ha detto che io sono Dio. Anche io sono Zot. O credi che io menta?
sabato 15 gennaio 2011
Dio esiste? (29)
Dio esiste? (28)
venerdì 14 gennaio 2011
Dio esiste? (27)
martedì 11 gennaio 2011
Dio esiste? (26)
lunedì 10 gennaio 2011
Dio esiste? (25)
Dio esiste? (24)
sabato 8 gennaio 2011
Dio esiste? (23)
Dio esiste? (22)
M: In passato, e per un lungo periodo della mia vita, ho fatto un'esperienza diretta, profonda e totalizzante di comunione con il mondo attorno a me. Ho dato il nome di Dio a quella esperienza. Per me, quella esperienza era Dio.
In seguito, non ho più compiuto quella esperienza. E ripensando ad essa ho smesso di chiamarla "Dio". Ho preso a chiamarla "me stesso". Io ero stato quella esperienza.
Non ho elementi per dire con assoluta certezza se e quale altro Dio esista. Mi comporto comunque come se tale Dio non esistesse.
domenica 2 gennaio 2011
Dio esiste? (21)
Dio esiste? (20)
M: Mi spiace, con quel "non mi interessa" sono stato poco preciso. Se la faccenda davvero non mi interessasse, non avrei inaugurato di mia iniziativa questo scambio. Intendevo semplicemente dire che è molto difficile discutere e valutare l'esistenza di Dio a partire da testimonianze di seconda o terza mano. D'altro canto, trovo piuttosto indicativo che tu chiuda il capitolo senza nemmeno chiedermi cosa io pensi dell'esistenza di Dio. Da cosa vuoi ripartire? Da questa domanda ancora inespressa o, ad esempio, dall'illustrare "l'emozione" di cui parli nel post 17 riguardo alla supposta esperienza di Dio compiuta da altri?