L: Il problema è proprio il fatto che del Dio di cui parlano Aristotele, Platone, Plotino, Cartesio, Spinoza, Hegel... essi non sono e non vogliono essere "testimoni", ma teorici. Loro stessi ci tengono molto, a questa differenza: il Dio di cui si può essere (o pretendere di essere) solo testimoni a loro, almeno nelle loro opere, non interessa. E questo perché ritengono la testimonianza un appiglio fragilissimo per sostenere la necessità di un'idea, quale è, per loro, Dio.
A me, invece, sì: mi interessa il Dio di cui molti uomini e donne si presentano come testimoni, cioè affermano di averne fatto esperienza, e non quello di coloro che mettono "Dio" come ingranaggio in un sistema filosofico (o anche pseudo-scientifico, se è per questo).
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